Oltre al trucco e al beauty una delle mie più grandi passioni se non la prima è la lettura. Leggo da sempre, non riesco ad addormentarmi se non sfoglio almeno qualche pagina e non ricordo un periodo della mia vita senza libri. Spero di passare questa passione anche al piccolino di casa, per ora è un piccolo divoratore di libri nel senso letterale del termine :), speriamo che lo diventi anche in senso metaforico.
Quest’anno dopo aver visto il progetto #52libri2019 nelle stories Instagram di Elena Schiavon, la creatrice di Impulse Mag, ho pensato di partecipare anche io al progetto e di mettermi alla prova.
In cosa consiste il progetto 52 libri in un anno? Come dice il nome consiste nel leggere 52 libri, in media uno a settimana, nel corso dell’anno solare. Sembra impossibile ma da varie statistiche, calcolando una media di 250-300 pagine per libro, bisognerebbe leggere più o meno 40 pagine al giorno.
Oltre al numero minimo di libri da leggere mi sono data anche altri due obiettivi:
- Leggere più libri cartacei: da quando ho acquistato il mio Tolino, il mio Tolino, l’e-book reader che vi ho presentato in un post dell’anno scorso, mi trovo talmente bene che leggo quasi solo in formato digitale. Avendo, però, la casa piena di libri devo anche smaltire qualcosa di cartaceo
- Leggere in inglese: l’anno scorso mi sono avventurata nella lettura di “The handmaids tale” della Atwood in lingua originale, quest’anno vorrei leggere altro in lingua
In questo post, oltre a presentarvi il progetto volevo aggiornarvi sui libri che ho terminato da gennaio ad oggi e darvi la mia opinione. Pronti?
La lista dei libri di gennaio e febbraio è questa:
- La vita è un Cicles, Margherita Oggero
- Carve the mark – 1. I predestinati, Veronica Roth
- Le mamme ribelli non hanno paura, Giada Sundas
- Mamme coraggiose per figli ribelli, Giada Sundas
- La prima operazione della squadra speciale Minestrina in brodo, Roberto Centazzo
- Il labirinto degli spiriti, Carlos Ruiz Zafòn
La vita è un Cicles, Margherita Oggero
In una gelida mattina d’inverno, nel retro dell’Acapulco’s, uno dei peggiori bar di Torino, viene ritrovato un morto ammazzato. Chi è? Ma soprattutto, chi l’ha fatto fuori, e perché? Massimo, giovane laureato in Lettere che per sbarcare il lunario prepara panini e scongela brioches precotte, non sa nulla di quel cadavere con la faccia spappolata, così come sembra non saperne niente neppure Gervaso detto Gerry, il figlio del padrone del bar, un ragazzotto non proprio sveglio, più interessato a conquistare la bella Sabrina che a fare fatica dietro al bancone…
A dirigere le indagini con la sua squadra c’è il commissario Gianmarco Martinetto, un poliziotto dal carattere ruvido e apparentemente scostante come la sua città, che deve rimboccarsi le maniche per risolvere questo intricato caso in cui le piste investigative si confondono e si sovrappongono. Dietro l’omicidio c’è forse la mano di una misteriosa mafia veneta che ha il controllo della periferia torinese? Oppure è uno spietato regolamento di conti per una faccenda di droga, o prostituzione? E chi è veramente Gilda, femme fatale che fa perdere la testa a Massimo, bravo ragazzo più a suo agio con le versioni di latino che con i sentimenti?
Un giallo con un richiamo ai thriller e la leggerezza di una storia d’amore. Mi è piaciuta l’ambientazione torinese e la psicologia dei personaggi, un libro che si legge abbastanza velocemente.
Carve the mark – 1. I predestinati, Veronica Roth
IL PRIMO ROMANZO DELLA NUOVA SAGA DI VERONICA ROTH In una galassia lontana, dove la vita degli uomini è dominata dalla violenza e dalla vendetta, ogni essere umano possiede un “donocorrente”, ovvero un potere unico e particolare, in grado di determinarne il futuro. Ma mentre la maggior parte degli uomini trae un vantaggio dal dono ricevuto in sorte, Akos e Cyra non possono farlo. Al contrario, i loro doni li hanno resi vulnerabili al controllo altrui. Cyra è la sorella del brutale tiranno Shotet Ryzek. Il suo donocorrente, ovvero la capacità di trasmettere dolore agli altri attraverso il semplice contatto fisico, viene utilizzato dal fratello per controllare il loro popolo e terrorizzare i nemici. Ma Cyra non è soltanto un’arma nelle mani di un tiranno. La verità è che la ragazza è molto più forte e in gamba di quanto Ryzek pensi. Akos appartiene al pacifico popolo dei Thuve, e la lealtà nei confronti della famiglia è assoluta. Quando lui e il fratello vengono catturati dai soldati Shotet di Ryzek, l’unico suo pensiero è di riuscire a liberarlo e a portarlo in salvo, costi quel che costi. Quando poi viene costretto a entrare a far parte del mondo di Cyra, l’ostilità tra i loro due popoli sembra diventare insormontabile, tanto da costringere i due ragazzi a una scelta drammatica e definitiva: aiutarsi a vicenda a sopravvivere o distruggersi l’un l’altro.
Avevo adorato la saga Divergent di Veronica Roth (i libri, non i film che per me sono stati un po’ un meh…) e avevo questo libro della nuova saga in wishlist da tanto. All’inizio ho fatto un po’ fatica a immergermi nel nuovo mondo creato dalla Roth tra viaggi interspaziali e donicorrente, ma una volta entrata ho fatto fatica a staccarmene e le 400 e passa pagine di questo libro sono volate. Ho già acquistato il secondo ebook e mi sto trattenendo per non leggerlo immediatamente.
Le mamme ribelli non hanno paura, Giada Sundas
L’avventura di essere madri come nessuno ve l’ha maI raccontata
Ci sono stati giorni in cui ho organizzato complicate attività ludico-pedagogiche, altri in cui ti ho convinta che passare l’aspirapolvere fosse il massimo dello spasso; ci sono stati giorni in cui ho organizzato una linea d’azione la sera prima, altri in cui ti ho tirato giù dal letto urlando, fatto fare colazione con gli avanzi di cibo trovati in macchina e ti ho lavato la faccia nella fontanella della scuola; ci sono stati giorni in cui ho preparato una complessa ricetta, ripagata con la totale indifferenza, altri in cui ho ricevuto i complimenti per i fusilli olio e parmigiano.
Giada Sundas riesce a rappresentare perfettamente l’avventura di essere madre in un modo ironico che mi ha fatta ridere e in alcuni punti commuovere (immaginatemi intenta a leggere questo libro in treno). Mi sono ritrovata in tante delle situazioni che ha riportato Giada e credo che in tante possano ritrovarsi.
Mamme coraggiose per figli ribelli, Giada Sundas
Il seguito del primo libro, con nuovi problemi e nuove situazioni al crescere dei figli. Devo dire che questo libro mi è piaciuto un po’ meno rispetto al primo, se volete leggerne uno cominciate dal primo.
La prima operazione della squadra speciale Minestrina in brodo, Roberto Centazzo
Ferruccio Pammattone, ex sostituto commissario e vice dirigente alla Squadra mobile, Eugenio Mignogna, ex sovrintendente alla Scientifica, Luc (e non Luca per un errore dell’impiegato all’anagrafe) Santoro, ex assistente capo all’Immigrazione, hanno molte cose in comune: sono amici da una vita, si sono arruolati insieme nel lontano 1975 e sono stati appena congedati per raggiunti limiti d’età. Ma alla pensione non possono e non vogliono abituarsi. Si annoiano. Così, mentre chiacchierano sul lungomare di Genova, pensano che potrebbero rimettersi subito in azione, per dedicarsi finalmente a tutti quei casi che, per un motivo o per l’altro, non hanno mai potuto affrontare quando erano in servizio. Adesso, finalmente, non devono rendere conto a nessuno, soltanto alla loro coscienza che li spinge a indagare, al loro stomaco che s’infiamma alla vista di un würstel e alla loro prostata che reclama una sosta. Ferruccio Pammattone, nome in codice Semolino (se mangia pesante si riempie di macchie rosse ed è costretto a una dieta durissima), Eugenio Mignogna, nome in codice Kukident (per festeggiare la pensione si è regalato una smagliante dentiera) e Luc Santoro, nome in codice Maalox (soffre di atroci bruciori di stomaco) diventano la «Squadra speciale Minestrina in brodo». Non intendono certo fare i giustizieri della notte, beninteso. Riferiranno i risultati ai loro ex colleghi, che, grazie alla «Squadra speciale», potranno mettere un punto ad alcuni casi altrimenti destinati a restare sepolti in un armadio.
Dal titolo non avrei dato un soldo a questo libro, e invece l’ho trovato una bella lettura di svago, scorrevole e divertente. Dategli una chance.
Il labirinto degli spiriti, Carlos Ruiz Zafòn
Barcellona, fine anni ’50. Daniel Sempere non è più il ragazzino che abbiamo conosciuto tra i cunicoli del Cimitero dei Libri Dimenticati, alla scoperta del volume che gli avrebbe cambiato la vita. Il mistero della morte di sua madre Isabella ha aperto una voragine nella sua anima, un abisso dal quale la moglie Bea e il fedele amico Fermín stanno cercando di salvarlo.
Proprio quando Daniel crede di essere arrivato a un passo dalla soluzione dell’enigma, un complotto ancora più oscuro e misterioso di quello che avrebbe potuto immaginare si estende fino a lui dalle viscere del Regime.
È in quel momento che fa la sua comparsa Alicia Gris, un’anima emersa dalle ombre della guerra, per condurre Daniel al cuore delle tenebre e aiutarlo a svelare la storia segreta della sua famiglia, anche se il prezzo da pagare sarà altissimo.
Dodici anni dopo L’ombra del vento, Carlos Ruiz Zafón torna con un’opera monumentale per portare a compimento la serie del Cimitero dei Libri Dimenticati.
Il Labirinto degli Spiriti è un romanzo inebriante, fatto di passioni, intrighi e avventure. Attraverso queste pagine ci troveremo di nuovo a camminare per stradine lugubri avvolte nel mistero, tra la Barcellona reale e il suo rovescio, un riflesso maledetto della città. E arriveremo finalmente a scoprire il gran finale della saga, che qui raggiunge l’apice della sua intensità e al tempo stesso celebra, maestosamente, il mondo dei libri, l’arte di raccontare storie e il legame magico che si stabilisce tra la letteratura e la vita.
Questo è il quarto volume della saga del Cimitero dei libri dimenticati che ho ripreso quest’estate rileggendo i primi due libri e finendo il terzo. Una lettura da più di mille pagine nella versione super economica che ho terminato in due settimane facendo fatica a mollare il libro e le avventure dei personaggi. Leggetelo leggetelo leggetelo, e se volete una recensione più approfondita dei primi 3 libri della saga e di questo libro leggete cosa scrivono su La stamberga dei lettori.
Questi sono stati i libri che ho letto in questi primi due mesi, li conoscete? Avete qualcosa da suggerirmi?
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